Politeama Rossetti di Trieste
L’ultimo Concerto in assoluto di Ludwig van Beethoven, il Quinto per pianoforte e orchestra, l’Imperatore, è un capolavoro dove libertà e magniloquenza si palesano in concezioni del tutto nuove nei rapporti tra il principe degli strumenti solisti e l’orchestra. A fargli da controcanto interviene la «slanciata fanciulla ellenica fra due giganti nordici», come Schumann definirà la Quarta sinfonia tra le colossali Eroica e del Destino. Due capolavori unici e di grande forza espressiva aprono i festeggiamenti che la FVG Orchestra dedica all’ineguagliabile genio di Bonn.
Guarda oraTeatro Comunale di Monfalcone
Musica di scena con l’Ouverture tragica Coriolano e il recitativo e l’aria Ah! Perfido, composizioni per grande organico forse tra le meno eseguite di Beethoven che dedicò al teatro poca parte della sua produzione, ma meritevoli di essere ascoltate con attenzione, a preparazione dell’immenso affresco sinfonico che apre la seconda parte di concerto. «Così il fato bussa alla porta», scrisse Beethoven a proposito della Quinta che mai smette di affascinare e commuovere, nella lotta tra la vita e la morte che si risolve nella speranza e trova conquista nel trionfo del sé.
Guarda oraTeatro G. Verdi di Gorizia
È il numero 3 a ispirare questo terzo appuntamento dedicato al genio di Bonn. Terzo concerto per pianoforte e orchestra e Terza sinfonia, l’Eroica. Capolavori cui Beethoven era particolarmente affezionato, conscio della rivoluzione stilistica e filosofica che stava operando attraverso queste opere immense. Determinato, forse ancor più dalla voglia di riscatto per la sordità latente. Una dura prova, combattuta, vinta e donata a tutta l’umanità con totale, magniloquente, inaudita bellezza.
Guarda oraTeatro G. Verdi di Pordenone
È in occasione dell’Akademie del 22 dicembre del 1808 al Theater an der Wien, lunga ben quattro ore con un programma interamente dedicato a Beethoven, che venne eseguito per la prima volta il suo Quarto concerto. Lui stesso al pianoforte, sordo in stato avanzato. Fu la sua ultima esecuzione pubblica sulla scena in qualità di pianista. Non tutti i commenti furono lusinghieri ma unanime fu l’opinione della brillantezza d’esecuzione.
Guarda oraTeatro Nuovo Giovanni da Udine
Suona riduttivo definirlo d’occasione, il primo esempio di concerto così concepito in epoca classica. Il Gran concerto concertante per violino, violoncello e pianoforte, meglio noto come Triplo concerto che Beethoven compose su commissione dell’amico, allievo e mecenate l’Arciduca Rodolfo d’Asburgo.
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